Si può ancora credere nel senso salvifico della parola? Si può ancora combattere per la poesia? Pare proprio di sì! Ed è strano che a dimostrarlo sia un giovane poco più che ventenne. Ma ciò significa anche che la forma-verso è tuttora vivace. Simone Simonacci, compatriota di Giacomo Leopardi, “fotografa” infatti l’amore, il dolore, le ansie, la paura, i desideri della propria generazione con estrema lucidità e si dichiara disposto a lottare per la sopravvivenza del verso.
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