Emil corre, si allena, vince. Bravura o doping? Emil pensa a sé, alla sua vita, ai suoi affetti. Quale la linea di confine che separa l’atleta dall’uomo? Allenamenti estenuanti, lacrime e sangue da versare, ritmi gara da sostenere che si alternano incalzanti alle vicissitudini del privato. Moglie, amante, allenatore, genitori… Un universo da cui sarebbe forse meglio scappare? Correre lontano e dare a tutti lo stacco come con gli avversari in gara? In entrambi i casi sente il fiato pressante sul collo, digrigna i denti Emil. Riuscirà appropriarsi della vita come gli riesce con la pista? La grinta in pista lascia spazio alla fragilità nella vita?
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