ANJA ZOBIN
Sin da piccola ho seguito con entusiasmo il motto “volere è potere” e mai mi sono arresa o avvilita di fronte a un ostacolo, quindi ho sempre vissuto con testardaggine, determinazione, spirito d’indipendenza e orgoglio. Peculiarità che caratterizzano il Leone, il mio segno zodiacale. A onor del vero sfoglio spesso con curiosità le pagine dell’oroscopo ma diffido dalle previsioni superficiali, dai consigli semplicistici, propinati da quotidiani e riviste. Sono righe rivolte a un pubblico troppo ampio, ammonimenti vaghi e generali costruiti per parlare a chiunque senza studio reale o sensibilità. Sono invece affascinata dall’astrologia, l’antichissima tradizione divinatoria che studia i rapporti d’influenza tra astri e individui, e non penso sia un’arte riducibile a mera superstizione o un semplice gioco. Mi rispecchio infatti completamente nelle caratteristiche generali, nel dominio igneo, nei pregi e nei tipici difetti del Leone… Caparbia e fedele al motto della vita, già a otto anni ho preso per esempio a scrivere il primo romanzo giallo. Conservo ancora un ricordo vivido di quell’iniziale approccio alla scrittura creativa. Armata di bloc-notes e penna mi piazzai su uno scalino in giardino e presi a scrivere. Non riuscii a concludere l’impresa ma la cocciutaggine mi ha alla fine premiata e oggi posso gioire di fronte a Strigoi… Strigoi, il mio primo libro. Oltre alla scrittura sono sempre stata anche attratta da attività estrose e manuali. Adoravo infatti giocare col pongo e creare vestitini per le bambole. Valido aiuto in quest’attività era l’amata nonna, abilissima sarta, con la quale passavo lunghissime giornate in casa sua immersa nel verde a due passi dal mare. Ho un ricordo davvero stupendo sia dei nonni materni che paterni. Vivevano gli uni di fronte agli altri e passavo molto tempo con entrambi. Devo a loro l’interiorizzazione di importanti valori etici, emotivi, l’amore e il rispetto per la famiglia, la campagna, la cucina e i piccoli lavoretti manuali come l’uncinetto ma anche la cura dell’orto. Passioni dell’infanzia che si sono evolute con gli anni contaminandosi con nuovi stimoli ma mai mi hanno abbandonata. Tuttora cucino e decoro torte, dipingo su carta e vetro, incido, scolpisco, restauro piccoli oggetti e li converto a nuova vita secondo la tecnica del découpage, pratico yoga, disegno modelli e figurini di moda, ricamo e mi diletto all’uncinetto. Adoro passeggiare in riva al mare o nei boschi, abbandonarmi alla quiete della natura e passare interi pomeriggi con la lettura. Divoro gialli e thriller ma non disdegno gli argomenti esoterici, studi misteriosi e alternativi legati alla magia, alla cabala e all’astrologia. Ammetto, insomma, di essere affascinata dal lato oscuro delle cose. Le paure dell’infanzia, come ad esempio quella diffusissima del buio, si sono forse tramutate in interesse e curiosità verso tutto quello che potrebbe nascondersi all’occhio umano, alla ragione, alla quotidianità. Sono di fatto fermamente convinta che il terrore vada accettato, approfondito, studiato e non semplicemente esorcizzato. Atteggiamento che dipende probabilmente dal carattere combattivo, dalla sete di conoscenza, dall’autonomia intellettuale che mi caratterizzano. Amo pensare con la mia testa e se sbaglio pazienza… Se decido che una cosa è possibile non ascolto nessuno, proseguo dritta per la mia strada senza remore o soggezione. Se esistono i desideri devono per forza di cose esistere la possibilità e il modo di realizzarli. Cerco quindi di non lasciarmi contagiare dal pessimismo diffuso, dal disfattismo tipico di una cultura stanca, arresa a una realtà sempre più rigida e omologata nel limitante ideale di normalità. L’indipendenza implica libertà ma pure isolamento. Sono quindi abituata a fare tutto da sola, per questo posso a volte dare una cattiva impressione, sembrare scostante o presuntuosa. Sono fatta così, fa parte della mia natura, e non potrei cambiare neanche se lo volessi. Sono duplice, ineffabile come un gatto, un essere troppo indipendente per essere addomesticato. In casa ho sei gatti e mi piace guardarli, studiare i repentini mutamenti che caratterizzano la loro esistenza. Vivono con intensità estrema, aggirandosi vivaci e vigili per le stanze attratti da dettagli visibili e invisibili. Un attimo dopo eccoli distesi al sole in totale relax, abbandonati alla calma più invidiabile e imperturbabile. Ebbene, vivo anch’io a fasi alterne, agisco quando lo sento e mi ritiro nella quiete se ho bisogno di riflettere o desidero ritagliarmi momenti di tranquillità. Oltre allo yoga e alla lettura mi rilasso cucinando. Adoro la pizza, la pasta, i piatti colorati e la cucina orientale. Sono vegetariana, particolarmente golosa di dolci. Adoro infatti preparare torte seguendo alla lettera gli insegnamenti della nonna materna e appena posso cucino prelibatezze tradizionali, decorate con panna e frutta. Invito spesso gli amici a cena, è lo stimolo necessario per dedicarmi a piatti che diversamente non sarei portata a sperimentare. La cucina è un bel modo per celebrare una giornata magari un po’ speciale da condividere con persone care, interessanti, da conquistare. Ammiro chi sa cosa vuole, chi ha la forza d’essere se stesso, chi non si accontenta e dà il massimo per realizzare i propri sogni. La mia più grande aspirazione era poter scrivere un romanzo, riuscire a intrecciare la passione per il giallo e i misteri a una storia originale. Da bimba passavo interi pomeriggi in compagnia dei nonni a guardare La Signora in Giallo, la nota serie televisiva americana con Jessica Fletcher, impersonata dalla bravissima Angela Lansbury. Ecco forse la fonte primigenia del mio amore per il genere investigativo e gli arcani. Tramite la scrittura evado dal presente, realizzo fantasie e pensieri emozionanti, esprimo personalità, sentimenti, idee, libertà… M’intriga l’invidiabile duplicità dell’autore che da un lato può riflettere tutto se stesso nella narrazione e dall’altro scomparire, nascondersi dietro una creazione del tutto nuova, indipendente. È il mistero che cerco e inseguo da sempre sia nella scrittura che nella lettura. Le storie nascono dall’imprevedibile moto dell’ispirazione, senza ordine preciso, spesso di notte, poco prima che sopraggiunga il sonno. Ho comunque bisogno di calma e pace per entrare nello stato mentale adatto alla stesura di quanto ho pensato. Mi rinchiudo infatti in una stanza o in biblioteca e allontano qualsiasi interferenza umana, ambientale, spirituale, in grado di distrarmi e agisco con la passione e la meticolosità del ricercatore storico. Individuo e studio gli argomenti affascinanti della storia o dell’occulto che mi offrono stimoli propositivi e li trasformo in appunti, scoperte e rivelazioni, nuove idee dalle quali partire. Sono del resto laureata in Scienze dei Beni Culturali con indirizzo archeologico e mi ritengo naturalmente incline alla storia, al lavoro su fonti e documenti eterogenei offerti dal passato. Filtro ogni suggestione con stile semplice, sobrio, conciso, cercando di produrre un’atmosfera personale ma non così lontana dai grandi modelli, i maestri indiscussi del giallo, come Agatha Christie, James Patterson, Glenn Cooper, Dan Brown e Patricia Cornwell. Stimo però anche tanti scrittori di genere totalmente diverso come Paulo Coelho, soprattutto per le tematiche spirituali e sentimentali che sa sviluppare nella propria poetica. Non oso naturalmente paragonarmi a questi mostri sacri ma cerco comunque d’imparare dalla loro professionalità, carpire segreti e trucchi del mestiere. Scrivere è arduo, dai risvolti artigianali, specialistici. Non bisogna comunque dimenticare che se c’è la passione a illuminare il compito ogni fatica può tramutarsi in gioia, in soddisfazione. Il libro è una creatura vivente, un insieme di nervi e fili che se intrecciati a dovere possono tramutarsi in esistenza produttiva, generativa, coinvolgente. In ogni romanzo, trattato, documento scritto, si nasconde la possibilità della scoperta come in un viaggio. Sono nata a Trieste e vivo da sempre a Muggia a contatto con la natura. Ardo dalla voglia di scoprire il mondo e sono una viaggiatrice appassionata. Adoro in particolare, sono anzi affezionata al sud della Francia, ai piccoli paesi fermi nel tempo, legati alla cultura dei trovatori e a suggestive leggende medievali. Sono stata anche in Grecia, a Praga e a Barcellona. Attratta dall’archeologia e dagli inestimabili tesori storici ed esoterici di quelle zone, desidererei ora visitare l’Egitto. Un luogo pieno di mistero da cui potrebbero sorgere fantastiche storie da raccontare.